viernes, 21 de diciembre de 2012

La luna incantata


La luna incantata

Coreografie di Fabrizio Monteverde con Alessandra Ferri e il Balletto di Toscana e la regia di Vittorio Nevano.

"E' fredda l'aria irreale di questa atmosfera; sento le mie ossa che si inerpicano fra i muscoli per conficcarsi contro il tuo corpo adorato, che vorrei fosse un bersaglio; fammi ruotare finchè le mie cellule impazzite riescano a trasformare l'odio in amore...
...Trepida ed impaziente penetrazione dei tuoi occhi nella mia carne; sento che i nervi mi esplodono in rancore e tu sei solo il simulacro della mia solitudine...
...Nuoto nel vento della luce per raggiungere l'altura dove posso trasformarmi nello specchio della mia solitudine...
...Voglio rintracciare nei miei simili le architetture fragili di un'emozione...
...Scaglie di connivenza moltiplicano gli sguardi in sottili movenze di una fissità assoluta...
...Macchine umane accanto a me scoprono voluttuose il piacere di un'assenza e si incastonano in un rigore, col sapore dell'immobilismo...
...Correte gocce di umanità a salvare i miei piedi dal precario equilibrio, che svanisce disfatto nella quotidianità...
...Utilizzo una barriera, nero abisso, per sconfiggere la morte andando incontro ad un giorno putrido che si accanisce attraverso luoghi antichi che non conosco....
...Incontro marionette immobili vestite da facce irreali con i colori del passato; segni di croce, architetture della sacralità nel disincanto del matafisico...
...Arriviamo, ammalati anche noi di fissità e attraversiamo i cristalli di luce e di uomini immersi in un virtuosismo di emozioni...
...L'importante è fuggire, parla, ora, perchè è il momento dell'addio; fai dei tuoi gesti l'incarnazione di un verbo perchè fra poco urla, parole, sguardi movenze e suggestioni ti torneranno nel cervello, e si trasformeranno in odio...
...Mi hai tradito bastardo, commesso viaggiatore ed esattore di emozioni, anche a distanza la tua carne puzza; puzza di vomito e di sudore, puzza di usura a basso prezzo in camera d'albergo; violentatevi le carni perchè mi avete violentato le emozioni...
...Ho voglia di fuggire verso orizzonti lontani, ogni lembo di pelle urla in me messaggi di soccorso...
...Maschere di uomini dal volto senza sesso irrompono verso di me in vicoli di pietra...
...Bambina mi scopro a roteare nell'onda meccanica di luci artificiali; paura e reazione, trasudano violenza dai capelli dopo ogni nota del mio corpo...
...Ti sedurrò con le mie forme, ma non mi scoprirò, non mi vedrai nuda ansimare di fronte a te...
...E' solo un gioco di prospettive elettroniche ed irreali...
...Ti sto tradendo bastardo, pensando a come fosse vero se tutto fosse irreale...
...Baciami con calde lacrime, possiedimi con i tuoi muscoli; sono tua...
...Nell'azzurro della luna complice mi dileguo, mentre in te dormiente si moltiplicano le fantasie violente del tuo erotismo arido ed asimmetrico...
...Ogni corpo esprime il dramma di penetrare lo spazio dall'enorme solitudine della luce artificiale....
...Non puoi incidere col bisturi frammenti di umanità sulla tua maschera irreale...
...I cavalieri della morte mi fanno ruotare come fossi un giocattolo nelle mani di un mangiafuoco crudele eppure bonario, le mie cellule si frantumano a grappoli infrangendosi come cristalli contro un muro di pelle, in attesa solo di esplodere....
...Verrà la morte e ci sorprenderà appesi a roteare nell'infinto e ci costringerà a rompere con il movimento l'immensa finità della vita perennemente in posa...
...Trafitta come in uno specchio danzo alla luce, finalmente libera di muovermi e soffrire mi agito fra ruderi di antico e muffe di metallo...
...Provate a invertire i ruoli e nulla cambierà. Se il gioco è la guerra e la violenza l'obbiettivo, muscoli formali non vi salveranno...
...E' venuta anche mia madre, imponente figura del passato. Agita in me forza e turbamento; tranquilla e lenta assenza...
...Torno anch'io sul palcoscenico del mio passato e a ritroso, rivedo i baratri degli uomini che mi hanno imbalsamato l'anima...
...Ho paura, fuggo nel flashback delle mie macerie; brandelli arrugginiti lasciati cadere per distruzione...
...Passi di speranza affondano nella sabbia consumando piedi ed emozioni...
...Mi perdo dentro i veli delle nere donne e cerco di annegare in esse i miei dolori...
...Ma il mare azzera tutto e mi trascina di fronte al magico immobilismo della mia realtà...
...La luna è andata via, riportandosi con sè la magia del suo incanto."